Come si fa a non pensare ad un cartello, quando insieme gli operatori decidono di aumentare i costi dei loro servizi?
Altroconsumo ha diramato dati sconcertanti:
Aumento del costo di una chiamata media (circa 2 minuti)
Piano tariffario | Tipo di chiamata | Aumento percentuale |
VODAFONE |
Sera Ricaricabile in Euro modificato in VF Sera | Effettuata durante il weekend | +30% |
TIM |
Tim Club | Qualunque chiamata | +16% |
Fonte: Altroconsumo, settembre 2008 |
Stranissimo il sistema con cui i due operatori hanno comunicato il cambio delle tariffe.
Tim ha inviato un semplice sms a ciascun cliente. Il sito dichiara che è possibile cambiare piano gratuitamente ed esercitare il diritto di recesso, ma vige il silenzio sull’eventualità di ottenere il risarcimento integrale del credito residuo, e su cosa succeda in caso di portabilità del numero ad altro operatore.
Vodafone ancora peggio in quanto a trasparenza: è impossibile ricostruire in dettaglio come cambiano tutti i piani tariffari, nemmeno via internet.
Le informazioni sono disponibili solo per i clienti che hanno il tipo di tariffa soggetta a modifiche. Altroconsumo denuncia il fatto che lo scatto alla risposta sia aumentato in tutti i casi a 16 centesimi, uno dei costi più alti in tutto il panorama tariffario italiano.
E l’Autorità per le telecomunicazioni e l’Antitrust “vigilano”…