ReAct, da CROSSHUB un aiuto concreto alle imprese.

Si sente tanto parlare di aiuti alle imprese, di agevolazioni, di finanziamenti, di smart working. Molte di queste iniziative sono lodevoli, anche se spesso risultano di difficile raggiungimento o a volte, …

Le fake-news, spiegate semplicemente.

Un fenomeno osservato e stranamente non combattuto come si dovrebbe facendo perdere la credibilità dell’intero comparto. Vediamone, forse, il perché. Tutti noi oramai ci imbattiamo in notizie di dubbia provenienza, pubblicate …

Navigare in sicurezza filtrando il Malware e contenuti per Adulti alla fonte, si può.

Oggi vi spiego il funzionamento del DNS di Cloudflare, il “famoso” 1.1.1.1 Innanzi tutto, occorre una breve spiegazione di cosa sia un “DNS”. I server (siti web, posta elettronica ecc) sono …

rischio furtoCome reagite quando qualcuno vi deruba?

Mi ritrovo spesso a rispondere a chi mi chiede consigli, se è conveniente assumersi i rischi di vendere utilizzando le piattaforme Ebay e Paypal, ma anche Amazon e simili.

La risposta non è semplice e dipende da cosa si vende e quali sono i margini applicabili. Si, perchè la truffa è sempre dietro l’angolo e ora vi spiego ancora una volta il perchè.

Quando si utilizzano piattaforme di vendita come Ebay, obbligatoriamente siamo obbligati ad accettare pagamenti con Paypal. Paypal è il sistema che tutela i venditori e gli acquirenti, ma spesso, incredibilmente, al venditore vengono imposte scelte che non sono accettabili e tollerabili.

In pratica, i venditori affidano i propri soldi in buona fede ad un sistema che può insindacabilmente stornare importi e non restituirli più.

Quindi, è davvero importante che se decidete di utilizzare questi canali di vendita e pagamento, nel vostro Business Plan consideriate una certa percentuale di rischio perchè i casi di perdita economica, anche per importi ingenti, è sempre presente.

Se ad esempio spedite un oggetto di valore, lo assicurate, chi lo riceve sostiene che non è quello ordinato e fornisce un numero di tracciatura per la restituzione, può capitare che Paypal vi tolga l’importo senza attendere che l’oggetto vi sia tornato effettivamente. E’ quello che capita DAVVERO ai venditori che alla richiesta di chiarimenti ottengono risposte del tipo:

“la comunicazione dal dipartimento preposto in merito al caso XXXX  comunica che  il caso si e’ chiuso a favore del Buyer e il suo appello e’ stato rifiutato.”

Cioé, è possibile quindi perpretare truffe utilizzando Paypal ed Ebay che sono assolutamente a conoscenza di quanto accaduto, ma non intervengono.

Questo caso in esempio è senza dubbio una truffa perchè l’acquirente non ha affatto rispedito indietro il pacco ma ha semplicemente fornito un codice di spedizione evidentemente falso (la tracciatura sul sito del corriere non esiste come non esiste prova di consegna).

Quindi, cari colleghi venditori che utilizzate Paypal ed Ebay, prestate molta attenzione a questi sistemi perchè rischiate di subire truffe senza alcuna possibilità di appello se non presentando esposto alla magistratura Italiana per appropriazione indebita nei confronti del sistema di pagamento, cosa che io personalmente mi appresto a fare.

Purtroppo come sappiamo e come ne abbiamo parlato altre volte, in Italia non esiste una reale Direzione sia di Ebay che di Paypal: le persone che sono preposte all’interfacciamento non hanno alcun potere (e a volta nemmeno le capacità) per comprendere ciò che infliggono ai venditori.

Recentemente poi ci siamo resi conto di un ulteriore prolema che non ha ricevuto attenzione da ebay e Paypal:  gli ordini effettuati con carte di credito truffaldine.

In pratica, ricevete un ordine pagato tramite Paypal utilizzando carte di credito sospette o rubate: Paypal vi blocca subito o in giornata il pagamento, il venditore non spedisce, MA SPESSO NON E’ POSSIBILE OTTENERE IL RIMBORSO DELLE COMMISSIONI CHE EBAY INCASSA.

Insomma, con questi sistemi si rischia davvero di perdere tanti tanti soldi senza nemmeno rendersene conto.

Discorso ancora più complesso merita la piattaforma Amazon, dove questo tipo di problemi sono meno frequenti (anche se potenzialmente sempre possibili per il meccanismo di protezione acquirenti che è simile) ma che espone il venditore anche a rischi di altro genere: infatti le cosiddette “metriche” che impongono non danno scampo ai venditori:  1% (uno percento) di limite massimo per gli ordini “con problemi“.

Superata tale percentuale il venditore può vedersi bloccato per intero la somma mensile che deve percepire.

Peccato che negli “ordini con problemi” rientrino tutti i casi!

Per esempio, il corriere smarrisce il pacco, o lo consegna in ritardo.
O ancora, non avete il prodotto da spedire perchè nel frattempo è esaurito, oppure perchè Amazon ha codificato male l’articolo che non è quello che il cliente ha ordinato.

Insomma, lo ripeto sempre: è facile vendere con queste piattaforme, piu’ difficile avere certezza di incassare quanto dovuto.

Quindi a voi le opportune considerazioni.

A corollario di questo racconto, informo che stiamo raccogliendo come Assonet, l’associazione di categoria della quale sono il Presidente, testimonianze e prove per presentare un esposto collettivo al competente Ministero dello Sviluppo Economico al quale abbiamo chiesto un incontro per esporre queste problematiche che riteniamo gravi, in special modo nel contesto economico in cui il nostro paese versa.

Speriamo di poter ottenere qualcosa.

 

4 thoughts on “I grandi rischi che si corrono quando si vende con Paypal ed Ebay

  1. Con PAYPAL succede di peggio !!!! Vendi e spedisci un orologio di valore e ti torna indietro un sasso dopo il blocco del pagamento. Oppure neanche il sasso perché l'acquirente dichiara di aver ricevuto una scatola vuota….

  2. a me con paypal è successo di peggio. Ho un aperto un negozio online su ebay perchè facendo come attività principale iti web, volevo testare il sistema per rendermi conto se le cose funzionavano e come. Avviso paypal del mio progetto (ho un conto business e partner paypal), mi dicono che va bene che non ci sono problemi anche se ho registrato un altro tipo di attività con il loro conto, ma che è un discorso che devo affrontare con il commercialista.
    Inizio a vendere su ebay, prima settimana tutto ok, alla 2 settimana trasferisco una piccola parte degli incassi sul mio conto e… il giorno dopo mi ritrovo il conto limitato. Vale a dire non posso ne ricevere ne inviare denaro. Li chiamo e mi dicono che esiste un conto con il mio stesso nome che ha un saldo negativo in dollari (?) faccio presente che ho un conto business, quindi intestato ad una ditta esistente e registrata in camera di commercio, che non ho altri conti a mio nome e che il conto che mi hanno limitato esiste da anni e che l'ho sempre usato x inviare e pagamenti. Non avevo mai provato a trasferire denaro sul mio conto… Adesso tutto mi fa pensare che la limitazione sia un espediente x non farmi prelevare i miei soldi (peccato che i fornitori vadano pagati, e gli ordini che le persone mi hanno fatto su ebay evasi)

  3. queste merde sono a milano
    paypal italia srl , via roberto le petit 8 milano
    responsabile italia LUCA CASSINA
    denunciali se lo fai alla guardia di finanza ancora meglio

  4. Transazioni online – parliamo di Paypal

    Buongiorno a tutti
    Ecco la sintesi dei fatti:
    -Metto all’asta una fotocamera (il 18/02/2016 )Reflex Nikon D810 sul sito Ebay.it;
    -Chiusura dell’asta a 1918€, a favore di un utente francese con feedback 3, io ne ho 341 positivi;
    -spedisco con assicurata;
    -il destinatario(acquirente) dichiara di aver ricevuto dei sassi (non lui direttamente ma un suo delegato…);
    -l’acuirente apre una contestazione per oggetto non corrispondente e presenta a Paypal un querela per furto verso ignoti (furto badate bene di un OGGETTO di SUA PROPRIETÀ ….)
    -io come venditore converto la contestazione in reclamo;
    -Paypal dopo “attenta analisi delle prove fornite” dà ragione all’acquirente ed emette il rimborso;
    -io perdo i soldi ricevuti, la fotocamera e le varie spese di commissione;
    -sto volutamente trattenendo la maestosa incazzarura che mi pervade per cercare di affrontare la situazione in maniera lucida;
    -vi copioincollo la mail che ho inviato a Paypal:

    Buongiorno,
    In qualità di titolare dell’account PAYPAL “premium” associato all’indirizzo XXXXX@Xxxx.it
    registrato a nome di XX YYY vi faccio notare quanto segue:
    In merito alla pratica di rimborso da voi eseguita a favore di Kkk Zzz (acquirente) in seguito ad una contestazione aperta dallo stesso e convertita dal sottoscritto (venditore) in reclamo i cui estremi sono:

    Nome acquirente: kk Zzz
    Codice transazione: 44567788990
    Data transazione: 28 feb 2016
    Importo transazione: 1.983,00 EUR
    ID della transazione: 123456
    N° pratica: PP-123456

    Mi trovo ad accertare un vizio legale e di forma giuridica osservando quanto segue:

    Secondo gli articoli 1692, 1693 e seguenti del codice di procedura civile in merito alle responsabilità del vettore per perdita o avaria del bene trasportato ed i successivi passi irelativi ai rischi a carico del destinatario:
    Cit. […] “Il problema centrale del trasporto, sia di cose sia di persone, concerne la responsabilità del vettore in caso di inadempimento”.
    Per il trasporto di cose, il codice civile pone una regola generale per cui il “vettore è responsabile della perdita e dell’avaria delle cose consegnategli per il trasporto, dal momento in cui le riceve a quello in cui le consegna al destinatario, se non prova che la perdita o l’avaria è derivata da caso fortuito, dalla natura o dai vizi delle cose stesse o del loro imballaggio, o dal fatto del mittente o da quello del destinatario”.
    La stessa norma precisa che, se il vettore accetta le cosa da trasportare senza le c.d. riserve si presume che le stesse non presentino vizi apparenti d’imballaggio.
    Tale responsabilità, detta ex recepto, è in linea di principio gravosa, poiché, una volta che sia accertata la perdita o l’avaria, addossa sul vettore l’onere della prova della causa esonerativa.
    Le norme speciali, comunque, mirano a fissare un’area inderogabile di responsabilità alla quale il vettore non può sottrarsi, né a mezzo di clausole contrattuali né a mezzo di riserve.
    Il codice civile prevede, in ogni caso, che l’accettazione senza riserve del bene estingue ogni azione verso il vettore, salvo il suo dolo o colpa grave ovvero salva la perdita parziale o l’avaria non riconoscibile […]”

    Si evince come il rapporto di responsabilità (e di proprietà) del bene trasportato cessi ad essere del venditore-mittente all’atto della spedizione (affidamento del bene al VETTORE SCELTO DALL’ ACQUIRENTE-DESTINATARIO) a seguito del pagamento ricevuto per il bene stesso: la merce secondo la legge viaggia a totale responsabilità (e rischio) del ricevente.

    Nello specifico del mio caso avendo dato il sottoscritto -la possibilità -all’acquirente Kkk Zzz di scegliere una spedizione assicurata, ho sottoscritto di conseguenza un contratto con Poste Italiane,scelto dal signor Kkk Zzz come “vettore responsabile addetto al trasporto del bene da lui ACQUISTATO” sul portale Ebay (e quindi di SUA UNICA PROPRIETÀ)
    Il ricevente ha verificato e sottoscritto con una denuncia (querela di furto verso ignoti) alle autorità francesi una perdita per probabile sottrazione dolosa del bene contenuto in tale trasporto, che all’atto della firma della ricevuta della bolla di spedizione divenne di suo unico controllo (e rimane tutt’ora nelle sue mani).
    Purtroppo per fatti non dipendenti dalla mia volontà il ricevente ha delegato alla ricezione del pacco una persona che NON si è accorta della sua manomissione e del dolo perpetuato da ignoti.
    Ne consegue una CONTESTAZIONE PER OGGETTO NON CONFORME ALLA DESCRIZIONE aperta dall’acquirente (che è persona DIVERSA dal ricevente…)
    Contestazione che il sottoscritto ha prontamente convertito in reclamo affidando con fiducia la risoluzione della pratica a PAYPAL!
    Oggi 14/03/2016 secondo vostra “attenta valutazione” la pratica stessa PP-1234567
    si è risolta in favore dell’acquirente e ciò comporta per il sottoscritto:
    -la sottrazione coattiva da parte di Paypal della cifra di € 1983,00;
    -la spesa di € 67,77 a titolo di “commissioni Paypal” per una transazione che si è “risolta” in un rimborso a mio sfavore;
    -la spesa ulteriore di € 75,00 a copertura delle “tariffe Ebay sul valore finale” del bene in asta;
    -la spesa di ulteriori € 22,00 idi spedizione rispetto alla cifra pattuita con l’acquirente per superamento del peso massimo (2kg) del colle;
    -La perdita del bene in oggetto (Fotocamera reflex Nikon modello D810) del valore d’asta di € 1918;
    -la restituzione di nulla visto che la fotocamera è stata trafugata da ignoti e sostituta con dei sassi e della sabbia (come dichiara il delegato dall’acquirente al ritiro)
    -l’amara constatazione che il peso del pacco alla partenza era di Kg 2,360 ed all’arrivo di Kg 2,000
    -la constatazione ancora più amara che poiché il ricevente non ha ritirato il pacco con “riserva di verifica del contenuto” (come gli era stato indicato di fare) il sottoscritto secondo la carta servizi di Poste Italiane NON AVRÀ DIRITTO AD ALCUN RIMBORSO SEBBENE IL PACCO FOSSE STATO ASSICURATO!
    Questo per grave mancanza dell’acquirente e del ricevente del bene trasportato (da me venduto e spedito secondo i modi e i tempi scelti dall’acquirente che ripeto, secondo la legge italiana,
    è l’unico responsabile della spedizione che sceglie a suo rischio liberando il mittente da ogni controllo).

    In conclusione oltre a ritenere gravissima la responsabilità del ricevente e ancora di più la superficialità dell’acquirente nel gestirla (visto che il “ricevente” era una persona poco lucida e molto anziana per ammissione dello stesso signor Kkk Zzz!), devo constatare purtroppo la vostra leggerezza nella valutazione della pratica stessa, considerando sia il fatto che non MI abbiate assolutamente interpellato nella richiesta di ulteriore materiale di indagine (mi spiegate cosa significa che “PAYPAL tutela il venditore”?!?!) , sia che non abbiate tenuto in NESSUNA CONSIDERAZIONE il fatto che io abbia un decennale rapporto di regolare compravendita attraverso l’utilizzo dei servizi di fornitura, gestione e tutela del mio denaro elettronico da parte di PAYPAL stessa.
    Penso che a questo punto il mio rapporto con il portale verrà reciso senza indugio.
    Mi riservo la facoltà di procedere per vie legali a tutela dei miei diritti.
    in fede,
    Xxxx Yyyyyy

    Ora le chiedo: COSA ALTRO POSSO FARE?

    grazie per la cortese attenzione e buon lavoro.

    Claudio – Torino

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