Paypal annuncia una rivoluzione nel metodo di pagamento ai venditori. Cosa cambierà?
Come tutti sappiamo, Paypal sta diventando il metodo di pagamento più diffuso. Complice l’obbligo per i venditori di usarlo per vendere su Ebay, negli ultimi anni la sua diffusione è divenuta elevatissima.
Come funziona Paypal? Si tratta di un intermediario che incassa i soldi dagli acquirenti per poi girarli al venditore in un secondo momento. In caso di problemi, blocca l’importo al venditore che, per riottenerlo, dovrà rispettare alcune norme come la dimostrazione di aver consegnato la merce oppure di accettare di ritirare la merce a sue spese, qualunque sia il motivo.
Si tratta quindi in pratica di un sistema che garantisce l’acquirente da eventuali frodi. Sin qui tutto bene, le percentuali che trattengono (mediamente 3/4%) giustificano quindi il loro uso almeno da parte degli acquirenti, visto che per i venditori i vantaggi erano ben pochi ed ora ancor meno.
Spesso però accade che, come per altre piattaforme di pagamento e vendita come Amazon, Paypal senza motivi chiari si permetta di sospendere per giorni o mesi il conto del venditore, adducendo presunti “controlli di sicurezza”. Questo comporta per i venditori attese snervanti per vedere riaccreditati i propri soldi.
Ora però le cose cambiano. Ovviamente, in peggio, molto peggio.
Praticamente, si istituzionalizza la sospensione sistematica dei pagamenti. Ogni venditore ha un tetto mensile superato il quale, dovrà attendere 21 giorni per vedere riaccreditati gli importi relativi alle vendite.
Ora, immaginate che la vostra banca dove arrivano gli importi delle vendite della vostra attività vi imponesse una cosa simile: come reagireste? Ovviamente con una giusta dose di rabbia, chiudereste il conto per andare altrove.
Invece nel caso di Paypal, per la quale Banca D’italia da me interpellata, risponde che “è una banca comunitaria di diritto lussemburghese che opera in Italia in regime di libera prestazione dei servizi. In quanto tale, PayPal è sottoposta (solo, ndr) alla vigilanza dell’Autorità lussemburghese, Commission de Surveillance du Secteur Financier (CSSF).” può fare in pratica ciò che gli pare e piace.
In estremo regime di monopolio in barba a tutte le normative comunitarie vigenti.
Tornando quindi alle belle novità che ci impongono questi Signori, questa è la situazione: prendere o lasciare.
Ovviamente, lasciare significa essere esclusi dal mercato online sia perchè Ebay lo chiede obbligatoriamente e anche perché comunque di fatto, è divenuto un obbligo, i Clienti lo pretendono per stare più tranquilli nei loro acquisti.
Quindi, Lasciate, o voi venditori, ogni speranza per voi che entrate (in Paypal o Ebay),e lasciate a lor Signori 21 giorni per ridarvi i vostri soldi.

Tutto vero ma si parla di un tetto di 100.000 dollari !